I borghesi
Parole e Musica di Jacques Brel,
Il cuore al calduccio,
nell'interpretazione di Duilio Del Prete
Il naso nel quartino,
Nella tampa d'Eva di Viggiù,
Con l'amico Puccio
E l'amico Dino
Bruciavam la nostra gioventù.
Puccio faceva Voltaire
E Dino Casanova,
E io, io che ero il più fesso,
Io parlavo solo di me stesso.
E quando a mezzanotte uscivano i notai
Reduci dal Club Corona D'Oro
Gli mostravamo il culo ed il buon decoro
Cantando in coro:
“I borghesi sono dei porconi,
Più diventan vecchi meno sono buoni,
I borghesi sono dei porconi,
Più diventan vecchi più sono cogl…”
Il cuore al calduccio,
Il naso nel quartino,
Nella tampa d'Eva di Viggiù,
Con l'amico Puccio
E l'amico Dino
Sbronzavam la nostra gioventù.
Puccio ballava da vicario,
Casanova non osava,
E io… io, refrattario (non lo nego),
Ero sbronzo come il mio alter ego.
E quando a mezzanotte uscivano i notai
Reduci dal Club Corona D'Oro
Gli mostravamo il culo ed il buon decoro
Cantando in coro:
“I borghesi sono dei porconi,
Più diventan vecchi e meno sono buoni,
I borghesi sono dei porconi,
Più diventan vecchi più sono cogl…”
Col cuore a riposo
Ed i piedi in terra,
Ogni sera al Club Corona d'Oro,
Con il dottor Puccio
Ed il dottor Dino,
Fra noi notai si fa un pokerino.
Puccio parla di Voltaire,
Dino di Casanova,
E io, io che sono il più riservato,
Parlo solo del mio operato.
Ed è uscendo verso mezzanotte, signor commissario,
Che dalla tampa di quella Eva di Viggiù
Dei giovani stracciaceli ci mostrano il tafanario
E per di più cantano:
“I borghesi sono dei porconi,
Più diventan vecchi e meno sono buoni”.
Così dicono, signor commissario:
“I borghesi sono dei porconi,
Più diventan vecchi e più sono coglioni…”